Gli aggettivi numerali
Gli aggettivi numerali indicano la quantità precisa del nome a cui sono legati e si distinguono in:
- cardinali
- ordinali
- moltiplicativi
- distributivi
- frazionari
- collettivi
Cardinali
I numerali cardinali esprimono l’esatta quantità numerica di un nome e corrispondono ai numeri (uno, due, tre…):
Ho comprato tre libri
Matilde ha due anni
Sono tutti plurali e invariabili tranne uno, che è sempre singolare e ha anche il femminile una:
Uno sconosciuto
Una sconosciuta
Se il nome inizia per vocale, uno diventa un (senza apostrofo) e una diventa un’ (con l’apostrofo):
Un amico
Un’amica
I numerali cardinali che terminano in -tre (a parte il numero tre) hanno sempre l’accento acuto (ventitré, trentatré, quarantatré…).
Ordinali
I numerali ordinali esprimono la posizione di un nome all’interno di una serie numerica (primo, secondo, terzo…):
Oggi è il primo giorno di scuola
Te lo ripeto per la quinta volta
I primi dieci presentano una forma specifica (primo, secondo, terzo, quarto, quinto, sesto, settimo, ottavo, nono, decimo), dopodiché la sequenza prosegue aggiungendo semplicemente il suffisso -esimo ai numeri successivi (undicesimo, dodicesimo…):
Mi fido del mio sesto senso
È il suo diciottesimo compleanno
Moltiplicativi
I numerali moltiplicativi esprimono la quantità di un nome rispetto a un altro (doppio, triplo, quadruplo…):
Non si parcheggia in doppia fila
Ordinerò una tripla porzione di pasta
Sono spesso preceduti dall’articolo, diventando così aggettivi sostantivati (cioè aggettivi che svolgono la funzione di un nome):
Ho lavorato il doppio, ma nessuno se n’è accorto
Ho fatto il quadruplo della fatica
Sono numerali moltiplicativi anche duplice, triplice, quadruplice e così via, che significano “composto da due, da tre, da quattro elementi” a seconda del numero che indicano:
La mia strategia ha un duplice vantaggio
In questo caso ad esempio la mia strategia presenta due vantaggi.
Distributivi
I numerali distributivi esprimono la quantità numerica in base a cui un nome viene suddiviso:
Fate entrare gli studenti a uno a uno
Chiamate una persona alla volta
Questi aggettivi indicano cioè quante persone, animali o cose alla volta prendono parte all’azione del verbo e sono formati da un numero ripetuto con a…a (a uno a uno, a due a due…) oppure da un numero seguito dal nome a cui è riferito e poi da alla volta o per volta (un cane alla volta, due cani per volta…):
Il re salì gli scalini a uno a uno
Mangia un boccone alla volta
Frazionari
I numerali frazionari esprimono la parte numerica di un insieme (cioè una frazione) e sono formati da un numerale cardinale seguito da un numerale ordinale:
Un quarto degli alunni non ha studiato
Tre quinti del teatro sono già stati riempiti
Il numerale cardinale esprime la parte, mentre il numerale ordinale il tutto.
Sono spesso seguiti dalla preposizione di (o da una delle sue forme articolate):
Un terzo dei ragazzi scrive bene
Il nome preceduto dalla preposizione (in questo caso ragazzi) indica l’insieme generale di cui viene presa in considerazione una parte con il numerale frazionario.
Collettivi
I numerali collettivi esprimono con un’unica parola un gruppo formato da un determinato numero di persone, animali o cose:
Un paio di scarpe
Una dozzina di uova
Un centinaio di fotografie
Ciascuno di questi aggettivi indica con una parola specifica (paio, dozzina, centinaio) il numero di scarpe, uova e fotografie che ci sono (due, dodici, circa cento).
Esattamente come accade per i frazionari, anche i collettivi sono spesso seguiti dalla preposizione di (o da una delle sue forme articolate):
Marco ha preso una dozzina di uova
Il nome preceduto dalla preposizione (in questo caso uova) indica l’insieme generale di cui si indica una quantità fissa con il numerale collettivo.
È un numerale collettivo anche entrambi, che significa “tutti e due”:
Entrambi i fratelli se ne sono andati
Entrambe le spose sono bellissime