Alessandro sposa Rossane
Autore
Arriano
Libro
γραφίς
La versione inizia con:
Πέμψας δὴ κήρυκα ἐμβοῆσαι ἐκέλευσε…
La versione termina con:
…ἀλλὰ γῆμαι γὰρ οὐκ ἀπαξιῶσαι
Traduzione
Dopo avere mandato un araldo, (Alessandro) ordinò di gridare alle avanguardie dei barbari di non insistere oltre, ma di consegnarsi; infatti (fece dire che) gli uomini alati erano stati trovati1 e la sommità del monte era occupata da loro; e allo stesso tempo mostrava i soldati sulla vetta.
I barbari, colpiti da quello spettacolo inaspettato (letteralmente dall’imprevedibilità della vista) e sospettando che quelli che occupavano la cima fossero più numerosi e meglio armati, si consegnarono; a tal punto furono spaventati alla vista di quei pochi Macedoni.
Lì furono prese le donne e i figli di molti altri e anche la moglie e i figli di Ossiarte.
E infatti Ossiarte aveva una figlia vergine in età di nozze, di nome Rossane, che quelli che combattevano con Alessandro dicono essere stata la più bella a vedersi tra le donne asiatiche dopo la sposa di Dario.
E (dicono che) Alessandro, dopo averla vista, si innamorò di lei; e (dicono che), dato che si era innamorato, non voleva oltraggiarla come una prigioniera, ma in ogni caso non riteneva indegno sposarla.
1 Gli abitanti della città che Alessandro stava assediando gli avevano detto che avrebbe dovuto avere degli uomini provvisti di ali per superare le mura e sconfiggerli. Alessandro riuscì a fare salire alcuni dei suoi sulle mura, dando prova di essere riuscito a trovare uomini che potevano essere creduti “alati” per le capacità di scalata.