L’apofonia in latino
L’apofonia (detta anche alternanza vocalica) è l’alternarsi di una vocale all’interno di un gruppo di consonanti in una famiglia di parole allo scopo di specificare il loro significato.
Un modo molto semplice per capirla bene è fare un esempio direttamente dall’inglese, lingua in cui questo fenomeno è ancora presente:
Sing | Io canto |
Sang | Io cantai |
Song | Canzone |
A seconda della vocale che c’è all’interno del gruppo di consonanti sng la parola assume un significato diverso.
In latino succede la stessa cosa:
Tego | Io copro |
Toga | Toga |
Entrambe le parole condividono l’idea di rivestire qualcosa o qualcuno e a seconda della vocale che c’è tra le consonanti tg assumono un significato specifico.
Due tipi di apofonia
L’apofonia in latino riguarda sempre le vocali e e o. A seconda di come varia la vocale, l’apofonia può essere di due tipi, cioè qualitativa o quantitativa:
Apofonia quantitativa
Nell’apofonia qualitativa il cambiamento della vocale riguarda il suo timbro (la vocale passa cioè da un tipo a un altro):
Pendere | Pesare |
Pondus | Peso |
Apofonia qualitativa
Nell’apofonia quantitativa il cambiamento della vocale riguarda la sua quantità (cioè la vocale da breve diventa lunga):
Fŏveo | Io riscaldo |
Fōvi | Io riscaldai |
Qualche volta l’apofonia può essere contemporaneamente di entrambi i tipi:
Făcio | Io faccio |
Fēci | Io feci |
La a si trasforma in e e allo stesso tempo passa da breve a lunga.
Può anche succedere che la vocale apofonica scompaia, invece di trasformarsi:
Genui | Io generai |
Gigno | Io genero |
L’apofonia latina
Un particolare tipo di apofonia è l’apofonia latina (si chiama così perché esiste solo in latino e in nessun’altra lingua), che si verifica quando una sillaba che contiene una vocale breve e che originariamente era in posizione iniziale o finale di parola viene a trovarsi in posizione interna:
ănnus | → | biennius |
făcio | → | conficio |
La parola biennius nasce dall’unione di bis e di annus, mentre la parola conficio nasce dall’unione di cum e di facio.
Tendenzialmente la trasformazione della vocale avviene in questo modo:
- se la sillaba è aperta, cioè termina con una vocale, la vocale diventa i oppure e
- se la sillaba è chiusa, cioè termina con una consonante, la vocale diventa e oppure u
- i dittonghi si chiudono, cioè ae diventa i e au diventa u (i dittonghi più soggetti ad apofonia latina sono questi due)
Sillaba aperta |
cado | → | incido |
dare | → | reddere |
Sillaba chiusa |
damno | → | condemno |
salsus | → | insulsus |
Dittonghi |
aequus | → | iniquus |
claudo | → | includo |