Arguzia di Solone
Autore
Diodoro Siculo
Libro
γραφίς
La versione inizia con:
Ὁ Σόλων πρὸς τῇ τοῦ βίου καταστροφῇ…
La versione termina con:
…οὐδὲν αὐτὸν ἠδίκησεν
Traduzione
Solone verso la fine della vita, vedendo che Pisistrato si ingraziava le masse per (ottenerne) il favore e incitava alla tirannide, in un primo momento si occupò di sventare questa minaccia con dei discorsi; dato però che quello non lo ascoltava, andò in piazza con l’armatura, pur essendo ormai completamente invecchiato.
Dopo che la folla accorse da lui per il fatto straordinario, incitò i cittadini a prendere le armi e a deporre all’istante il tiranno; siccome però nessuno gli dava retta e tutti pensavano che fosse pazzo, tanto che alcuni dicevano che delirava (letteralmente credevano la sua pazzia, dicendo alcuni che delirava), Pisistrato, portandosi dietro già alcuni dorifori, andò da Solone e gli chiese confidando in che cosa volesse abbattere la sua tirannide; avendogli quello detto “Nella vecchiaia”, non gli fece alcun male, dato che ammirò la sua intelligenza.