Latino

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Il banchetto di un arricchito

Autore

Petronio

Libro

Il nuovo Latina Lectio

La versione inizia con:

Tandem ergo discubuimus, pueris Alexandrinis aquam…

La versione termina con:

…craticulam Syriaca pruna cum granis Punici mali

Traduzione

Finalmente dunque ci mettemmo a tavola, mentre dei valletti di Alessandria (ci) versavano acqua ghiacciata sulle mani.

E nemmeno in questo compito così spiacevole tacevano, ma allo stesso tempo cantavano.

Io volli sperimentare se tutta la servitù cantasse e così chiesi una bevanda.

Un preparatissimo valletto mi rispose con un canto non meno stridulo, esattamente come facevano tutti quelli a cui veniva chiesto di portare qualcosa (letteralmente e chiunque ricevesse la richiesta di dare qualcosa).

Lo avresti creduto un coro di pantomima, non il triclinio di un padre di famiglia.

Tuttavia, fu portato un antipasto molto raffinato; infatti, tutti ormai si erano messi a tavola tranne Trimalchione stesso, a cui era riservato il primo posto secondo un’usanza insolita.

Ed era stato messo sul vassoio un asinello di corinzio1 con una bisaccia, che2 aveva olive bianche da una parte, nere dall’altra.

Ricoprivano l’asinello due piatti, ai margini dei quali era stato scritto il nome di Trimalchione e il peso dell’argento.

Inoltre, ponticelli saldati sostenevano ghiri cosparsi di miele e di papavero.

C’erano (letteralmente ci furono) anche salsicce bollenti poste su una graticola d’argento e sotto la graticola prugne siriache con chicchi di melograno3.

1 Il corinzio era una lega metallica formata da oro, argento e bronzo.

2 È riferito all’asinello, non alla bisaccia.

3 Il melograno era chiamato “punicum malum”, che letteralmente significa “mela cartaginese”.