Bisogna vivere con i propri simili
Autore
Esopo
Libro
γραφίς
La versione inizia con:
Κολοιὸς ἔν τινι περιστερεῶνι…
La versione termina con:
…καὶ τὰ προσόντα πολλάκις
Traduzione
Una cornacchia, avendo visto delle colombe ben nutrite in una colombaia, dopo essersi tinta di bianco, andò anch’essa a ricevere lo stesso pasto.
Quelle, finché rimaneva in silenzio, credendo che essa fosse una colomba, l’accoglievano.
Tuttavia, poiché una volta, essendosene dimenticata, gracchiò, allora (le colombe), avendo riconosciuto la sua natura, la cacciarono percuotendola.
Ed essa, non avendo ottenuto il cibo di lì, tornò indietro dalle cornacchie.
E quelle, non avendola riconosciuta a causa del colore, la esclusero dal pasto con loro, cosicché, avendone desiderati due, non ottenne nessuno dei due.
Il racconto mostra che è necessario che anche noi ci accontentiamo di ciò che abbiamo (letteralmente delle nostre cose) considerando che l’avidità, oltre al fatto di non essere per nulla utile, spesso toglie anche le cose che (ci) appartengono.