Autore

Isocrate

Libro

γραφίς

La versione inizia con:

Δεινὸν ἡγοῦ τῶν μὲν ἰδιωτῶν τινας ἐθέλειν…

La versione termina con:

…ἀθάνατον τὴν μνήμην καταλιπεῖν

Traduzione

Reputa terribile che alcuni tra i privati cittadini vogliano morire, in modo che, dopo essere morti, siano lodati, e (che) invece i re non osino seguire questa condotta per la quale, mentre sono vivi, godrebbero di buona fama.

Decidi di lasciare immagini del (tuo) valore come ricordo piuttosto che del corpo.

Cerca di preservare il più possibile la sicurezza sia per te sia per la città; qualora fossi costretto a correre dei pericoli, desidera morire (letteralmente essere morto) onorabilmente piuttosto che vivere vergognosamente.

In tutte le azioni ricordati del potere regale e preoccupati di non fare nessuna cosa indegna di questo onore.

Non permettere che tutta quanta la tua natura si dissolva in un unico momento¹; ma, poiché hai un corpo mortale, cerca di lasciare un ricordo immortale dell’anima.

¹ Il senso è che, se il re lascia un ricordo del proprio valore, la sua personalità non scompare del tutto dopo la morte, ma si conserva nell’immagine che è riuscito a dare di sé ai posteri.