I casi in greco
In italiano possiamo dire:
Porto il libro a un amico
Porto il libro di un amico
Porto il libro con un amico
La parola “amico” è sempre la stessa, ma svolge una funzione diversa a seconda della preposizione che ha davanti. In greco ciò che invece esprime la funzione della parola è il caso, cioè la forma che una parola assume in base alla desinenza che le viene di volta in volta attaccata:
χώρα | La regione |
χώρας | Della regione |
Oltre al caso, la desinenza indica anche il genere (maschile, femminile, neutro) e il numero (singolare, plurale, duale).
I casi sono in tutto cinque:
- Nominativo
- Genitivo
- Dativo
- Accusativo
- Vocativo
Ciascuno di loro ha una funzione di base (che può tuttavia variare in base al senso della frase o tramite l’uso di preposizioni):
N | = | Soggetto |
G | = | Complemento di specificazione |
D | = | Complemento di termine |
A | = | Complemento oggetto |
V | = | Complemento di vocazione |
La regione |
Della regione |
Alla regione |
La regione |
O regione |
Ad esempio, il dativo preceduto dalla preposizione συν diventa “con la regione” (il significato delle preposizioni si trova sul dizionario).
La sintassi dei casi
Vediamo ora nel dettaglio le funzioni principali che ciascun caso può esprimere in greco senza preposizioni, cioè a che cosa può corrispondere, quando ce lo troviamo di fronte (ovviamente nel corso di una versione bisogna scegliere la funzione più adatta in base al contesto):
IN FONDO ALLA PAGINA C’È L’ELENCO RIASSUNTIVO
NOMINATIVO
Soggetto
È la persona o la cosa che compie o subisce l’azione del verbo.
ὁ ἄνθρωπος τρέχει
L’uomo corre
Nome del predicato
È il nome o l’aggettivo che compare nel predicato nominale (cioè insieme al verbo εἰμί).
Κῦρος ἦν Ἀσίας βασιλεύς
Ciro era re dell’Asia
Complemento predicativo del soggetto
È un termine riferito al soggetto che completa il significato del verbo.
ὁ ἄνθρωπος νομίζεται σοφός
L’uomo viene reputato saggio
Il complemento predicativo del soggetto compare in presenza di verbi:
Copulativi | δοκέω, φαίνομαι… | Sembro, appaio… |
Appellativi | λέγομαι, καλοῦμαι… | Sono detto, sono chiamato… |
Estimativi | νομίζομαι, ποιοῦμαι… | Sono reputato, sono ritenuto… |
Elettivi | αἱροῦμαι, ἀποδείκνυμαι… | Sono eletto, sono designato… |
Nominativo con l’infinito
È il soggetto delle proposizioni infinitive che hanno la costruzione personale.
στρατιῶται λέγονται νικῆσαι
Si dice che i soldati abbiano vinto
LETTERALMENTE “I SOLDATI SONO DETTI AVERE VINTO”
Nominativo assoluto
È un costrutto formato da un nome o un pronome e un participio (entrambi al nominativo), indipendente rispetto al resto della frase.
μαχομένη ἡ Ἑλλάς, χεὶρ μεγάλη συνάγεται
Poiché la Grecia combatte, viene radunato un grande esercito
IL NOMINATIVO ASSOLUTO È MOLTO RARO E AL SUO POSTO COMPARE IN GENERE IL PIÙ FREQUENTE GENITIVO ASSOLUTO
GENITIVO
Complemento di specificazione
Rappresenta una determinazione del nome a cui si riferisce.
ἡ μῆνις τῶν θεῶν
L’ira degli dei
Complemento partitivo
Indica l’insieme di cui si sta prendendo in considerazione una parte.
οἱ χρηστοὶ τῶν ἀνθρώπων
Gli onesti tra gli uomini
Secondo termine di paragone
Indica la persona o la cosa rispetto a cui viene fatto un paragone.
ἦν κακίων τοῦ ἀδελφοῦ
Era più cattivo del fratello
Il secondo termine di paragone si trova sempre dopo un comparativo.
Genitivo di possesso
Esprime il rapporto di possesso di un nome rispetto a un altro.
ἡ οἰκία Τηλέφου
La casa di Telefo
Questo tipo di genitivo è molto frequente con i pronomi personali. Ad esempio, ἡ οἰκία ἐμοῦ significa “la mia casa” (letteralmente “la casa di me”).
Genitivo di pertinenza
Indica una persona a cui spetta un determinato compito o che ha una certa caratteristica.
Δημοσθένους ἐστὶ δεινῶς λέγειν
È tipico di Demostene parlare violentemente
Il genitivo di pertinenza si trova perlopiù in presenza del verbo εἰμί e si traduce con è tipico di oppure è proprio di.
Genitivo assoluto
È un costrutto formato da un nome o un pronome e un participio (entrambi al genitivo), indipendente rispetto al resto della frase.
Τοῦ ἡλίου στίλβοντος, ὁ γεωργὸς ἡσυχάζεται
Poiché il sole splende, il contadino si riposa
Complemento di colpa e di pena
Si tratta di un genitivo usato principalmente nel gergo giudiziario e indica la colpa di cui si è accusati o la pena a cui si è condannati
γραφὴ κακηγορίας
Processo per diffamazione
κρίνειν θανάτου
Condannare a morte
Questo tipo di genitivo si trova perlopiù in presenza dei seguenti termini:
Nomi |
δίκη | Pena |
γραφή | Processo |
αἰτία | Causa |
Verbi |
αἰτιάομαι | Accuso |
κρίνω | Condanno |
Aggettivi |
αἴτιος | Colpevole |
ἀναίτιος | Innocente |
Complemento di tempo determinato
Indica la collocazione temporale dell’azione.
χειμῶνος οἱ πόλεμοι παύονται
D’inverno le guerre cessano
Complemento di stima e prezzo
Indica il valore morale o commerciale di qualcosa.
ποιεῖσθαι πολλοῦ
Stimare molto
ἐπριάμην δακτύλιον δραχμῆς
Comprai un anello per una dracma
Complemento di materia
Indica il materiale di cui è fatto qualcosa.
ἄγαλμα λίθου λευκοῦ
Una statua di marmo bianco
DATIVO
Complemento di termine
È la persona o la cosa a cui è diretta l’azione del verbo.
χρήματα τῷ φίλῷ παρέχομεν
Offriamo ricchezze all’amico
Dativo di interesse
Indica a vantaggio o a svantaggio di chi si svolge l’azione del verbo.
οἱ θεοὶ εὐδαιμονίαν ἐποίησαν τοῖς ἀγαθοῖς
Gli dei crearono la felicità per gli onesti
Dativo etico
Consiste in un pronome personale al dativo che rappresenta la persona coinvolta emotivamente nell’azione espressa.
μὴ μοι μίμνε τοῦτον ἄνδρα οἶος
Non affrontarmi da solo quell’uomo
Dativo di possesso
Si trova insieme al verbo εἰμί e indica la persona a cui appartiene qualcosa.
ἦσαν τῷ Κροίσῳ δύο παίδες
Creso aveva due figli
LETTERALMENTE “A CRESO ERANO DUE FIGLI”
Per tradurre correttamente il dativo di possesso conviene seguire questi tre passaggi:
- la parola in dativo diventa il soggetto
- il verbo essere viene tradotto con avere (il tempo e il modo non cambiano)
- il soggetto del verbo εἰμί in greco diventa in italiano il complemento oggetto
Riprendendo l’esempio di prima, la traduzione va quindi fatta in questo modo:
A Creso | → | Creso |
Erano | → | Aveva |
Due figli | → | Due figli |
Complemento di mezzo o strumento
Indica la persona o la cosa attraverso cui si compie l’azione del verbo.
τῷ σκήπτρῳ τὸν ἄνδρα ἔπληξεν
Colpì l’uomo con lo scettro
Complemento di causa
Indica la causa che provoca l’azione del verbo.
φόβῳ οἴχομαι
Svengo per la paura
Complemento di tempo determinato
Indica la collocazione temporale dell’azione.
τρίτῃ ἡμέρᾳ εἰς τὴν πόλιν ἦλθον
Il terzo giorno giunsi in città
Complemento d’agente o di causa efficiente
Indica la persona o la cosa da cui è compiuta l’azione.
πολλαὶ θεραπεῖαι εὕρηνται τοῖς ἰατροῖς
Molti rimedi sono stati trovati dai medici
Complemento di modo
Dà un’ulteriore precisazione su come si svolge l’azione.
χαρᾷ ᾄδομεν
Cantiamo con gioia
ACCUSATIVO
Complemento oggetto
È la persona o la cosa su cui ricade direttamente l’azione del verbo.
ὁρῶμεν τὴν νῆσον
Vediamo l’isola
Complemento predicativo dell’oggetto
È un termine riferito al complemento oggetto che completa il significato del verbo.
καλλίστην νομίζουσι Καλλιρόην
Considerano Calliroe bellissima
Il complemento predicativo dell’oggetto compare in presenza di verbi:
Appellativi | ὀνομάζω, καλέω… | Denomino, chiamo… |
Estimativi | νομίζω, κρίνω… | Ritengo, giudico… |
Elettivi | ἀποδείκνυμι, ἀναγορεύω… | Designo, proclamo… |
Accusativo con l’infinito
È il soggetto delle proposizioni infinitive.
λέγουσι τὸν τύραννον ἀποθανεῖν ἐν μάχῃ
Dicono che il tiranno morì in battaglia
Accusativo assoluto
Consiste nel participio neutro di alcuni verbi impersonali, di cui i principali sono:
δέον, χρεών | Essendo necessario |
ἐξόν, παρόν | Essendo possibile |
πρέπον, προσῆκον | Essendo conveniente |
δέον μαχέσθαι, ἡ πόλις συνέλεγε τοὺς στρατιώτας
Essendo necessario combattere, la città radunò i soldati
L’accusativo assoluto ha spesso valore concessivo (pur essendo necessario, pur essendo possibile, pur essendo conveniente).
Accusativo di relazione
Circoscrive l’azione del verbo a un particolare ambito (è conosciuto anche come accusativo alla greca).
ἀλγῶ τὰ ὄμματα
Ho male agli occhi
L’accusativo di relazione è utilizzato sopratutto in espressioni del tipo “alto di statura“, bello d’aspetto“, “nobile di stirpe” e così via.
Complemento di tempo continuato
Indica la durata dell’azione del verbo.
ἐπλεύσαμεν πολλὰς ἡμέρας
Navigammo per molti giorni
Doppio accusativo
Alcuni verbi reggono due accusativi (generalmente uno indica una persona e uno indica una cosa).
τοὺς στρατιώτας τὸν μισθὸν ἀπεστέρησεν
Privò i soldati dello stipendio
VOCATIVO
Il vocativo è utilizzato per rivolgersi a qualcuno e non comprende altre funzioni (spesso è introdotto dall’interiezione ὦ).
οὐ λέξω, ὦ Σώκρατες
Non parlerò, Socrate
Elenco riassuntivo delle funzioni dei casi
Nominativo
Soggetto
Nome del predicato
Complemento predicativo del soggetto
Nominativo con l’infinito
Nominativo assoluto
Genitivo
Complemento di specificazione
Complemento partitivo
Secondo termine di paragone
Genitivo di possesso
Genitivo di pertinenza
Genitivo assoluto
Complemento di colpa e di pena
Complemento di tempo determinato
Complemento di stima e prezzo
Complemento di materia
Dativo
Complemento di termine
Dativo di interesse
Dativo etico
Dativo di possesso
Complemento di mezzo o strumento
Complemento di causa
Complemento di tempo determinato
Complemento d’agente o di causa efficiente
Complemento di modo
Accusativo
Complemento oggetto
Complemento predicativo dell’oggetto
Accusativo con l’infinito
Accusativo assoluto
Accusativo di relazione
Complemento di tempo continuato
Doppio accusativo
Vocativo
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