Ciò che conta è la libertà (Gymnasion 1)
Traduzione della versione Ciò che conta è la libertà del libro Gymnasion 1:
Nella piazza di Atene due cani discutevano tra loro così: “Io” diceva uno dei due “sono molto migliore di te e più famoso: il mio padrone infatti è un atleta olimpionico ed è già celebrato (letteralmente ed è già cantato) dai poeti negli inni1”.
“Niente affatto” rispondeva l’altro “Il mio padrone infatti è un comandante e spesso tiene lontano i nemici dalle nostre case e così salva la città; per questo motivo anch’io sono dunque degno di molto onore e (sono) indubbiamente molto più illustre di te”.
Intanto (letteralmente in questo tempo) un terzo cane, passando di là e sentendo le cose dette da quelli, replicò: “O ignobilissimi2 animali, nessuno di voi è valoroso, perché entrambi3 avete i segni del collare intorno al collo (letteralmente intorno ai colli): perciò siete schiavi e indegni non solo di onore, ma anche della dolce libertà”.
1 Va bene anche “canti” (come indica il vocabolario del libro), ma la traduzione riportata sopra sta meglio.
2 Letteralmente “cattivissimi” (dato però che κακός, di cui κάκιστος è il superlativo assoluto, indica un’inferiorità che ha a che fare con le qualità morali, conviene seguire la traduzione riportata sopra).
3 Va bene anche “ambedue” (come indica il vocabolario del libro), ma si tratta di un termine desueto.