Ciro in Cappadocia (Gymnasion 1)
Traduzione della versione Ciro in Cappadocia di Senofonte del libro Gymnasion 1:
Ciro, insieme al resto dei soldati1, avanzò attraverso la Cappadocia fino a2 Dana, città famosa e ricca.
Rimase lì per cinque giorni; e là Ciro uccise un Persiano (letteralmente un uomo persiano) di nome Megaferne, dignitario del re, e un altro ufficiale (letteralmente un altro signore dei comandanti), dicendo che tramavano insidie.
Da lì si gettò contro la Cilicia; la via d’accesso3 era però una strada carreggiabile ripida e difficile da percorrersi, se i nemici lo avessero impedito.
Si diceva che sulle cime ci fosse anche Siennesi, che proteggeva la via d’accesso; perciò Ciro rimase nella pianura per tutto il giorno.
Ma il giorno seguente Siennesi lasciò le cime e giunsero da Ciro dei messaggeri che dicevano che la strada era sicura per l’esercito.
Ciro scese in una pianura bella, irrigata e del tutto piena di alberi d’ogni specie e di viti; inoltre, la terra produceva abbondantemente sia sesamo sia panico4 sia miglio sia frumento sia orzo.
1 Va bene anche “insieme agli altri soldati”, ma l’aggettivo ἄλλος può assumere anche il significato di “il resto di”, che in questo caso sta meglio.
2 Va bene anche “verso” (come indica il vocabolario del libro).
3 Va bene anche “il passaggio” (come indica il vocabolario del libro).
4 È un sinonimo di miglio (si pronuncia “panìco”).