L’uso di cu, qu, cq e qq
Qual è la differenza tra cu, qu, cq e qq?
In italiano i grafemi cu e qu rappresentano lo stesso suono (vengono cioè pronunciati nello stesso modo), ma ci sono alcune regole generali che possono aiutarci a usarli in maniera corretta:
1) Il grafema qu è sempre seguito da una vocale
Quaderno
Cinque
2) Il grafema cu è sempre seguito da una consonante
Cubo
Cucina
3) Ci sono però alcune parole capricciose che fanno eccezione e che hanno una vocale dopo il grafema cu. Le più importanti sono:
Scuola
Cuore
Cuoco
Cuocere
Cuoio
Taccuino
Scuotere
I grafemi cq e qq rappresentano il rafforzamento dei due grafemi precedenti (entrambi si leggono cioè come se fossero kk).
Il grafema cq viene usato nelle seguenti parole:
- acqua e tutti i suoi derivati (acquazzone, acquitrino, acquaio…)
- acquistare, acquisire e tutti i loro derivati (acquisto, acquirente…)
- in alcune forme del passato remoto (nacqui, giacque, tacque…)
Il grafema qq invece viene usato soltanto nella parola soqquadro.
Dato che entrambi questi grafemi sono sempre seguiti dalla vocale u, spesso nei libri di grammatica vengono indicati anche come cqu e qqu.