Dignità della vita di campagna
Autore
Cicerone
Libro
Il nuovo Latina Lectio
La versione inizia con:
In vita rustica Manius Curius, cum de Sabinis…
La versione termina con:
…et delectatione et copia omnium rerum
Traduzione
Manio Curio, dopo che ebbe trionfato sui Sabini, sui Sanniti e su Pirro, trascorse nella vita di campagna l’ultimo periodo dell’esistenza.
Contemplando la casa di campagna di questo – si trova infatti non lontano da me – io non posso ammirare a sufficienza sia la moderazione di quello sia la disciplina dei tempi.
Nonostante i Sanniti gli avessero offerto, mentre sedeva presso il focolare, una gran quantità d’oro, furono cacciati.
Infatti, non gli sembrava glorioso possedere oro, ma comandare su quelli che possedevano oro.
Un animo tanto grande poteva non rendere piacevole la vecchiaia?
Allora i senatori vivevano nei campi e a Lucio Quinzio Cincinnato fu annunciato, mentre arava, che era stato nominato dittatore.
Allora venivano convocati in senato dalla casa di campagna sia Curio sia gli altri anziani.
Dunque, fu forse miserevole la vecchiaia di questi, che traevano piacere dall’agricoltura?
A mio parere certamente nessuna vecchiaia può essere più felice sia per il piacere sia per l’abbondanza di tutte le cose.