Fonemi e grafemi
In qualsiasi lingua, compreso l’italiano, i fonemi sono i suoni che compongono le parole, mentre i grafemi sono i segni che rappresentano i fonemi.
Facciamo un esempio per capire bene questa cosa. Per pronunciare la parola felpa, dobbiamo unire una serie di singoli suoni che, una volta messi in fila, formano la parola. Questi singoli suoni (il suono f, il suono e, il suono l…) sono i fonemi. Per rappresentare graficamente i fonemi, cioè per scriverli, usiamo le lettere, un insieme di segni che corrispondono ai diversi suoni (la lettera f, la lettera e, la lettera l…). Questi segni, cioè le lettere, sono i grafemi.
Immaginiamo a questo punto di pronunciare la parola strada. I fonemi sono i singoli suoni che emettiamo con la bocca e che quindi sentiamo (il suono s, il suono t…), mentre i grafemi sono le lettere con cui scriviamo questa parola e che quindi vediamo (la lettera s, la lettera t…). Ricordiamoci quindi che dire “grafemi” e dire “lettere” è la stessa cosa.
In altre parole, quando pronunciamo una o più parole, un fonema è ogni singolo suono che sentiamo, mentre un grafema (cioè una lettera) ogni singolo segno che vediamo.
L’alfabeto italiano
Perché è importante conoscere i fonemi e i grafemi? Perché in questo modo possiamo conoscere l’alfabeto di una lingua, cioè l’insieme delle lettere di tale lingua e del suono a cui ciascuna di queste lettere corrisponde.
L’alfabeto italiano è formato da ventuno lettere:
Lettera maiuscola | Lettera minuscola |
A | a |
B | b |
C | c |
D | d |
E | e |
F | f |
G | g |
H | h |
I | i |
L | l |
M | m |
N | n |
O | o |
P | p |
Q | q |
R | r |
S | s |
T | t |
U | u |
V | v |
Z | z |
A queste lettere se ne aggiungono altre cinque (j, k, w, x, y), che vengono usate per scrivere alcune parole di origine greca, latina o straniera, come ad esempio karaoke, extra o yogurt.