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La fontana di Ammone (Gymnasion 1)

Traduzione della versione La fontana di Ammone di Erodoto1 del libro Gymnasion 1:

In Egitto c’è un famoso oracolo di Zeus Ammone.

Questo luogo dove appunto c’è il tempio di Ammone ha tutt’intorno deserto e sabbia (letteralmente ha tutte le cose all’intorno desertiche e sabbia) ed è arido.

Esso, pur essendo piccolo al centro, è pieno di alberi coltivati, ulivi e palme, ed (è) il solo rugiadoso tra i luoghi circostanti2.

Da esso sgorga3 anche una fonte, niente affatto simile alle altre fonti che (letteralmente alle fonti quante altre) sgorgano dalla terra.

A mezzogiorno infatti l’acqua è fredda per chi (la) assaggia e ancora di più per chi la tocca, quanto più fredda possibile4; quando il sole tramonta (letteralmente si piega verso sera), diventa più calda e dalla sera fino a mezzanotte (è) ancora più calda; a mezzanotte (è) caldissima5.

Da mezzanotte si raffredda in fretta e all’alba è già fredda, a mezzogiorno freddissima; e questa cosa si ripete in sequenza6 ogni giorno.

L’autore indicato sul libro è Erodoto, ma in realtà si tratta di un brano di Arriano.

Va bene anche “all’intorno” (come indica il vocabolario del libro), ma la traduzione riportata sopra sta meglio.

Va bene anche “sorge” (come indica il vocabolario del libro), ma la traduzione riportata sopra sta meglio.

Una traduzione alternativa più libera e meno letterale potrebbe essere “è fredda al gusto e ancora di più al tatto, quanto più fredda può essere”. Il senso di questa frase è che il modo per sentire quanto è fredda l’acqua ai suoi massimi livelli è toccarla.

Una traduzione alternativa più libera e meno letterale potrebbe essere “raggiunge la massima temperatura”. Il senso di questa frase è che mezzanotte è il momento della giornata in cui l’acqua è più calda.

Va bene anche “in ordine” (come indica il vocabolario del libro), ma la traduzione riportata sopra sta meglio.