Funzione della filosofia
Autore
Cicerone1
Libro
Il nuovo Latina Lectio
La versione inizia con:
Postquam subrepentibus vitiis in tyrannidem…
La versione termina con:
…hominum mores meliores redderentur
Traduzione
Dopo che i regni, con l’insinuarsi dei vizi (letteralmente insinuandosi i vizi), si trasformarono in tirannide, iniziò a esserci bisogno di leggi, che nei primi tempi proposero i sapienti.
Solone, che diede stabilità ad Atene con una legislazione equilibrata, fu tra i sette famosi per la sapienza; se la stessa epoca avesse dato alla luce Licurgo, (egli) si sarebbe aggiunto come ottavo a quel sacro numero.
Le leggi di Zaleuco e di Caronda vengono lodate; questi non nel foro né nell’atrio dei giureconsulti, ma in quel tranquillo e sacro ritiro di Pitagora appresero le norme che fissarono per la Sicilia, che allora prosperava, e per la Magna Grecia attraverso l’Italia.
Io però dissento dal filosofo Posidonio, che ritiene che gli strumenti di ferro degli artigiani siano stati concepiti dagli uomini sapienti.
“Quella2” disse “insegnò a costruire gli edifici agli uomini sparsi qua e là e riparati o da rifugi scavati nella terra (letteralmente da capanne incavate) o dal tronco di un albero eroso”.
Io invece ritengo che la filosofia non abbia ideato le fabbricazioni delle case, ma gli insegnamenti e i princìpi con cui potessero essere migliorati (letteralmente fossero resi migliori) i costumi degli uomini.
1 L’autore indicato sul libro è Cicerone, ma in realtà si tratta di un brano di Seneca.
2 La filosofia.