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La dea Discordia (Gymnasion 1)

Traduzione della versione La dea Discordia del libro Gymnasion 1:

Gli antichi ritenevano che la Discordia fosse una dea, che procurava scompiglio e motivi di discordia agli dei e agli uomini.

Nelle statue era raffigurata come una fanciulla, ornata con una veste bianca e ali bianche.

Esiodo tuttavia diceva che ci sono due Discordie, una buona, l’altra cattiva.

Diceva dunque che la buona Discordia fa nascere emulazione negli uomini, per la quale un artigiano vuole emulare un artigiano, un vasaio (vuole emulare) un vasaio, e in questo modo gli uomini diventano più diligenti nei lavori.

Diceva che invece la cattiva Discordia genera avidità e invidia, dalle quali nascono dissidi e guerre di re contro re e (guerre) di popoli1 contro popoli.

Dunque, questa cattiva Discordia un giorno gettò una mela d’oro sulla tavola su cui (letteralmente dove) banchettavano gli dei, e la mela generò una discordia rovinosa tra le dee: su di essa c’era infatti scritto: “alla più bella delle dee”.

Da λεώς (forma attica di λαός).