Le rane vogliono un re (Gymnasion 1)
Traduzione della versione Le rane vogliono un re di Esopo del libro Gymnasion 1:
Le rane, addolorandosi per il fatto di non essere governate (letteralmente per la propria mancanza di governo), mandarono degli ambasciatori a Zeus e chiesero un re.
Zeus comprese la loro ingenuità e gettò nello stagno un bastone.
Le rane dapprima furono atterrite dal rumore e si immersero nelle profondità dello stagno.
In seguito, quando si accorsero dell’immobilità del bastone, emersero e giunsero a un tale punto di disprezzo che gli saltarono addosso e si sedettero lì sopra (letteralmente gli salirono sopra e si sedettero sopra).
Poi, mal sopportando di avere un simile1 re, andarono per la seconda volta da Zeus e lo pregarono di cambiare il loro capo (letteralmente di cambiare loro il capo), poiché era troppo indolente (letteralmente poiché è troppo ozioso).
E Zeus si adirò con loro e mandò nello stagno una biscia, da cui, dopo essere state catturate, furono divorate (letteralmente da cui, venendo catturate, furono divorate).
Il racconto mostra che è meglio avere capi indolenti e non malvagi (piuttosto) che turbolenti2 e dannosi.
1 Va bene anche “tale” (come indica il vocabolario del libro), ma la traduzione riportata sopra sta meglio.
2 Letteralmente “che agitano” (come indica il vocabolario del libro), ma conviene seguire la traduzione riportata sopra.