Greco

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Una madre spartana

Autore

Diodoro Siculo

Libro

γραφίς

La versione inizia con:

Ὁ μὲν οὖν Βρασίδας ἀριστεύσας καὶ πλείστους…

La versione termina con:

…ἔπαινον τῆς τοῦ τέκνου δόξης

Traduzione

Brasida dunque, dopo che ebbe primeggiato ed ebbe ucciso moltissimi (nemici), morì eroicamente; poiché anche Cleone cadde in battaglia allo stesso modo, entrambi gli schieramenti rimasero disorientati (letteralmente furono turbati) a causa della mancanza di un capo, ma alla fine vinsero gli Spartani ed eressero un trofeo.

Gli Ateniesi, dopo che ebbero portato via i morti grazie a una tregua (letteralmente protetti da una tregua) e li ebbero seppelliti, salparono per Atene.

Essendo giunti alcuni dalla battaglia a Sparta e avendo annunciato la vittoria e allo stesso tempo la morte di Brasida, la madre di Brasida, informata delle cose che erano state compiute nel corso della battaglia, domandò come si fosse comportato (letteralmente quale mai fosse stato) Brasida all’interno dello schieramento; poiché quelli risposero che (era stato) il migliore di tutti gli Spartani, la madre del defunto disse che il proprio figlio Brasida era un uomo nobile, ma più debole di molti altri.

Dopo che queste parole si furono diffuse in città, gli efori onorarono pubblicamente la donna, poiché aveva anteposto l’elogio della patria alla fama del figlio.