Latino

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Le meraviglie dell’India

Autore

Curzio Rufo

Libro

Il nuovo Latina Lectio

La versione inizia con:

Adeo in illa plaga mundus temporis vices mutat…

La versione termina con:

…freti pretio quod libido hominum constituit

Traduzione

In quella zona il mondo muta a tal punto l’alternarsi (letteralmente le successioni) delle stagioni che, mentre le altre (zone) ardono per il calore del sole, le nevi coprono l’India e di nuovo, mentre le altre (zone) sono gelate, lì c’è un calore insopportabile e non c’è un motivo per cui (letteralmente perché) la natura si sia invertita.

La terra è ricca di lino; la maggior parte delle persone ricava da esso le proprie vesti (letteralmente da lì i più hanno le vesti).

Le cortecce degli alberi, tenere come (letteralmente tenere non diversamente che) i papiri, sono usate per la scrittura (letteralmente accolgono i segni delle lettere).

Gli uccelli possono essere ammaestrati a imitare la voce umana (letteralmente sono ammaestrabili all’imitazione della voce umana); la stessa terra nutre i rinoceronti, non li genera.

La forza degli elefanti è maggiore rispetto a quelli che (gli uomini) domano in Africa e la grandezza corrisponde alle forze.

I fiumi, che conducono acque pigre con una corrente leggera e misurata, trasportano oro.

Il mare riversa sulle spiagge gemme e perle; e per quelli1 non c’è altro maggiore motivo di ricchezza, dal momento che hanno diffuso tra le genti straniere il commercio di (questi) vizi, poiché le immondizie del mare agitato sono stimate del valore che il desiderio degli uomini stabilisce.

1 Gli abitanti dell’India.