Milziade assedia Paro
Autore
Eforo
Libro
γραφίς
La versione inizia con:
Ὁ δὲ Μιλτιάδης τῶν μὲν ἄλλων νήσων τινὰς ἀποβάσεις…
La versione termina con:
…τὰς ὁμολογίας ἀναπαριάζειν φάσκοντας
Traduzione
Milziade, dopo avere effettuato degli sbarchi, saccheggiò alcune delle altre isole (e) assediò per molto tempo, dopo essersi accampato, Paro, che in quel tempo era la più prospera e la maggiore delle Cicladi, tagliandola fuori dal mare1 e conducendo per via terrestre le macchine da guerra.
Mentre le mura stavano ormai cadendo e gli abitanti di Paro erano d’accordo a consegnare la città, dato che un bosco prese fuoco da solo vicino a Micono, gli abitanti di Paro, avendo pensato che Dati facesse loro segnali con il fuoco, ruppero gli accordi e non consegnarono più la città a Milziade.
Dicono che in seguito a ciò ancora adesso noi ci serviamo del proverbio “agire come gli abitanti di Paro” per indicare quelli che rompono i patti (letteralmente noi ci serviamo del proverbio, quando diciamo che quelli che rompono i patti agiscono come gli abitanti di Paro).
1 Il senso è che Milziade grazie all’assedio isolò Paro, impedendole qualsiasi rifornimento per via marittima.