Misera morte di Meleagro
Autore
Pseudo Apollodoro
Libro
γραφίς
La versione inizia con:
Συνελθόντας δὲ αὐτοὺς Οἰνεὺς ἐπὶ ἐννέα…
La versione termina con:
…καὶ ὁ Μελέαγρος ἐξαίφνης ἀπέθανεν
Traduzione
Eneo ospitò costoro1, dopo che furono giunti, per nove giorni; il decimo (giorno), poiché Cefeo e Anceo e alcuni altri ritenevano indegno andare a caccia insieme a una donna, Meleagro, che aveva per moglie Cleopatra, figlia di Ida e di Marpessa, volendo avere figli anche da Atalanta, li costrinse ad andare a caccia insieme a questa.
Dopo che essi ebbero accerchiato il cinghiale, Ileo e Anceo furono uccisi dall’animale.
Peleo, senza volerlo, uccise Eurizione.
Atalanta colpì per prima con una freccia il cinghiale sul dorso, Anfiarao per secondo all’occhio; Meleagro, dopo averlo colpito al ventre, lo uccise e, avendo preso la pelle, la diede ad Atalanta.
I figli di Testio, ritenendo disonorevole che, nonostante ci fossero degli uomini, prendesse il premio una donna, le portarono via la pelle, dicendo che spettava a loro per la stirpe, se Meleagro non avesse deciso di prenderla.
Meleagro, essendosi adirato, uccise i figli di Testio e restituì la pelle ad Atalanta.
Altea, addolorata per la morte dei fratelli, diede fuoco al tizzone e Meleagro improvvisamente morì.
1 Questa versione è il seguito di un’altra (Artemide e il cinghiale calidonio), in cui viene esposto l’antefatto della vicenda qui narrata.