Morte di Caio Gracco
Autore
Plutarco
Libro
γραφίς
La versione inizia con:
Φεύγοντι δ’οὖν τῷ Γαΐῳ τῶν ἐχθρῶν…
La versione termina con:
…ὑπὸ πολλῶν παιόμενον ἀναιρεθῆναι
Traduzione
Dunque, mentre i nemici si gettavano contro Caio, che fuggiva, e lo raggiungevano nei pressi del ponte di legno, i due amici, dopo avergli ordinato di procedere, trattennero di persona gli inseguitori e, combattendo davanti al ponte, non fecero passare nessuno fino a quando morirono.
Fuggiva insieme a Caio un solo servo di nome Filocrate, mentre tutti li esortavano come in una gara, senza tuttavia che nessuno offrisse aiuto o volesse dargli un cavallo, nonostante (Caio lo) chiedesse; gli inseguitori infatti erano vicini.
Quello1 fuggì appena in tempo (letteralmente poco prima) nel bosco sacro delle Furie2 e lì morì, dato che Filocrate lo uccise e poi si suicidò.
Alcuni tuttavia dicono così, (che) entrambi furono presi vivi dai nemici e, poiché il servo abbracciò il padrone, nessuno riuscì a colpirlo3, prima che questo cadesse trafitto da molti (colpi).
1 Caio Gracco.
2 Nome romano delle Erinni (divinità greche incaricate di punire i delitti di sangue).
3 A colpire cioè Caio Gracco.