La morte di Sofonisba
Autore
Appiano
Libro
γραφίς
La versione inizia con:
Ὁ Σκιπίων, Λαιλίου ἀφικομένου καὶ ταὐτὰ…
La versione termina con:
…ἐπὶ Σύφακα καὶ ἐδωρήσατο πολλοῖς
Traduzione
Scipione, dopo che Lelio fu arrivato ed ebbe detto di avere saputo da molti le stesse cose riguardo a Sofonisba, ordinò a Massinissa di consegnare la moglie di Siface.
Poiché quello intercedeva per lei, Scipione gli ordinava più duramente di non portare via con la forza nessuno dei trofei di guerra romani, ma di chiederla, dopo averla condotta alla sua presenza (letteralmente in mezzo), e di persuaderlo, se ne fosse stato capace.
Massinissa partiva dunque con alcuni Romani per consegnare loro Sofonisba.
Ma prima si incontrò di nascosto con lei, portandole del veleno, e le espose le circostanze correnti; o bere (il veleno) o diventare schiava dei Romani volontariamente.
Quella, dopo avere mostrato la coppa (di veleno) alla nutrice e averle chiesto di non piangere, morendo gloriosamente, bevve il veleno.
E Massinissa, dopo averla mostrata a quelli dei Romani che giungevano e averla seppellita regalmente, tornò da Scipione.
Quello, dopo averlo lodato e averlo consolato, poiché si era privato di una donna maligna, lo incoronò per il suo assalto contro Siface e lo riempì di molti doni.