Il nodo di Gordio
Autore
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Libro
Il nuovo Latina Lectio
La versione inizia con:
Cum Gordius quidam in Phrygia araret…
La versione termina con:
…quod Alexander Magnus fecit
Traduzione
Mentre un certo Gordio arava la terra con il proprio aratro in Frigia, uccelli di ogni genere iniziarono a volargli intorno.
Visto questo prodigio, si recò a consultare gli auguri1 nella città vicina.
Avendo incontrato presso la porta della città una ragazza, le chiese quale augure fosse meglio consultare (letteralmente quale augure consultare come principale).
Quella, avendo ascoltato il motivo, benché fosse inesperta dell’arte della divinazione (letteralmente del presagire), rispose che gli veniva preannunciato un regno.
Non molto dopo, essendo sorta una grave rivolta tra i Frigi, i nobili della città consultarono l’oracolo, che rispose che essi avevano bisogno di un re2.
Poiché chiesero chi dovesse essere eletto re, ricevettero l’ordine di eleggere re chi avessero visto venire per primo al tempio di Giove con un carro.
Si fece loro incontro su un carro Gordio, che subito acclamarono re.
Costui collocò nel tempio di Giove quel carro, il cui giogo era stato fissato con parecchi nodi legati tra loro.
Allora l’oracolo annunciò che, se qualcuno avesse sciolto quel nodo, egli avrebbe regnato su tutta l’Asia; Alessandro Magno fece ciò.
1 Gli àuguri (àugure al singolare) erano sacerdoti che predicevano il futuro osservando il volo degli uccelli.
2 Dal punto di vista grammaticale, la frase potrebbe essere tradotta anche con “rispose loro che c’era bisogno di un re” (entrambe le traduzioni sono corrette).