Il participio futuro dei verbi deponenti ha forma attiva ed è pertanto uguale al participio futuro dei verbi normali:
1a coniugazione
Hortatūrus, -a, -um
Che sta per esortare
2a coniugazione
Veritūrus, -a, -um
Che sta per temere
3a coniugazione
Secutūrus, -a, -um
Che sta per seguire
4a coniugazione
Largitūrus, -a, -um
Che sta per donare
Coniugazione mista
Passūrus, -a, -um
Che sta per soffrire
Attenzione
Il participio futuro dei verbi deponenti può essere tradotto in tre modi (proprio come qualsiasi participio futuro):
che sta per…
che ha intenzione di…
che è destinato a…
Ad esempio, hortatūrus è traducibile sia con “che sta per esortare” sia con “che ha intenzione di esortare” sia con “che è destinato a esortare”.
Corretta pronuncia dei verbi
Per sapere come pronunciare correttamente le varie forme verbali, basta seguire le normali regole dell’accento latino e controllare quindi la quantità della penultima sillaba. Se è lunga, l’accento si trova lì; se invece è breve, l’accento si trova sulla terzultima sillaba. Inoltre, l’accento non si trova mai sull’ultima sillaba.
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