Pausania è costretto a firmare la tregua con i Tebani
Autore
Senofonte
Libro
γραφίς
La versione inizia con:
Λογιζόμενος δ’ὁ Παυσανίας καὶ οἱ ἄλλοι…
La versione termina con:
…τοὺς νεκροὺς ἀπῇσαν ἐκ τῆς Βοιωτίας
Traduzione
Poiché1 Pausania e gli altri comandanti (letteralmente gli altri in carica) degli Spartani consideravano che Lisandro era morto e (che) l’esercito con lui, sconfitto, si era ritirato e (che) i Corinzi non li seguivano affatto (e che) i presenti non partecipavano alla spedizione volentieri; consideravano anche a proposito della cavalleria che quella avversaria era numerosa, mentre la propria (era) esigua, e che – cosa importantissima – i morti giacevano sotto le mura, al punto che per loro, nonostante fossero più forti, non era facile portarli via a causa delle sentinelle (letteralmente a causa di quelli dalle torri); per tutte queste cose dunque sembrò loro opportuno portare via i morti stringendo una tregua (letteralmente protetti da una tregua).
I Tebani tuttavia dissero che non avrebbero restituito i morti, se non a patto che i nemici se ne andassero dalla regione.
Quelli ascoltarono queste cose con gioia (letteralmente felici) e, dopo avere portato via i morti, se ne andarono dalla Beozia.
1 Nel testo greco le prime due frasi non sono collegate direttamente al verbo principale ἔδοξεν (sembrò opportuno) per evitare un periodo troppo lungo (è per questo che vengono entrambe interrotte con il punto alto, che in italiano equivale al punto e virgola). Questo fa sì che la prima parte della versione sembri sgrammaticata, anche se in realtà non lo è. Una possibile soluzione è tradurre le prime due frasi con un’unica subordinata causale (poiché Pausania e i comandanti…e poiché riflettevano…) e aggiungere subito dopo la principale (…sembrò loro opportuno per tutte queste ragioni…), sostituendo i punti e virgola con le virgole.