Pericolosità di Catilina
Autore
Cicerone
Libro
Il nuovo Latina Lectio
La versione inizia con:
Quoad mihi consuli designato, Catilina…
La versione termina con:
…ad exitium et vastitatem vocas
Traduzione
Finché, Catilina, tramasti contro di me, (mentre ero) console designato, non mi difesi con una scorta pubblica, ma con la circospezione personale.
Quando negli scorsi comizi consolari volesti uccidere me (che ero) console e i tuoi rivali nel Campo di Marte, frenai i tuoi tentativi scellerati con un drappello di amici schierati, senza che venisse provocato alcun disordine pubblico (letteralmente con una guarnigione e milizie di amici, non essendo stato suscitato alcun disordine pubblicamente).
Infine, ogni volta che mi aggredisti, mi opposi a te con le mie forze (letteralmente attraverso di me), sebbene vedessi che la mia rovina era legata a una grande sciagura per la repubblica1.
Adesso ormai cerchi di sovvertire la repubblica apertamente; trascini i templi degli dei immortali, le dimore della città, la vita di tutti i cittadini, l’Italia intera verso la rovina e la devastazione.
1 Il significato di questa frase è che Cicerone, pur sapendo che la propria morte avrebbe arrecato un grave danno allo Stato, non esitò a contrastare in prima persona le aggressioni di Catilina.