Perseo libera Andromeda
Autore
Pseudo Apollodoro
Libro
γραφίς
La versione inizia con:
Παραγενόμενος δὲ εἰς Αἰθιοπίαν, ἧς ἐβασίλευε…
La versione termina con:
…ἔκτεινε καὶ τὴν Ἀνδρομέδαν ἔλυσεν
Traduzione
Dopo che fu giunto in Etiopia, su cui regnava Cefeo, scoprì che sua figlia Andromeda veniva offerta in pasto a un mostro marino.
Cassiepeia infatti, la moglie di Cefeo, sfidò le Nereidi riguardo alla bellezza e si vantò di essere la migliore di tutte; di conseguenza, le Nereidi si adirarono e Poseidone, essendosi arrabbiato insieme a loro, mandò nella regione un’inondazione e un mostro.
Poiché Ammone1 vaticinò che la disgrazia sarebbe cessata (letteralmente vaticinò la liberazione dalla disgrazia), qualora Andromeda, la figlia di Cassiepeia, fosse stata data in pasto al mostro, Cefeo, costretto dagli Etiopi, fece ciò e legò la figlia a uno scoglio.
Perseo, avendola vista ed essendosene innamorato, promise a Cefeo che avrebbe ucciso il mostro, se si fosse preso l’impegno (letteralmente aveva intenzione) di dargliela in sposa, una volta salvata.
Dopo che ebbero giurato (letteralmente avvenuti i giuramenti per queste cose), essendosi appostato, uccise il mostro e liberò Andromeda.
1 Ammone era un’antica divinità egizia, che i Greci identificarono con Zeus. Nel suo santuario c’era un oracolo che comunicava la volontà del dio attraverso responsi (come avviene in questo caso).