Le proposizioni consecutive
Le proposizioni consecutive in latino esprimono la conseguenza di un’azione e si costruiscono con:
- Ut / Ut non + Congiuntivo (senza seguire la consecutio temporum)
Tam strenue milites pugnaverunt ut hostes fugerint
I soldati combatterono così valorosamente che i nemici scapparono
Nihil est tam sanctum quod violari non possit
Nulla è così sacro da non potere essere profanato
Nella costruzione con ut o ut non il congiuntivo non segue la consecutio temporum nel senso che il suo tempo non è determinato da quello della reggente. Il modo più semplice per tradurre le consecutive in questo caso è prendere il verbo latino al congiuntivo e sostituirlo in italiano con l’indicativo corrispondente:
Congiuntivo presente | → | Presente |
Congiuntivo imperfetto | → | Imperfetto |
Congiuntivo perfetto | → | Passato remoto |
Tam pulchra erat puella ut omnes eam laudarent
La ragazza era talmente bella che tutti la lodavano
Qui ad esempio il congiuntivo imperfetto latino (laudarent) diventa in italiano un indicativo imperfetto (lodavano).
Le consecutive sono quasi sempre anticipate da un antecedente, cioè da un elemento che serve a introdurre la particella da cui è retta la frase, ad esempio:
Sic | Così |
Tam | Tanto |
Tantus | Tanto grande |
Attenzione
Dato che anche le proposizioni finali possono essere introdotte da ut, il modo migliore per capire se ci troviamo di fronte a una consecutiva o a una finale è controllare se nella reggente ci sia o meno un antecedente. Se c’è, siamo in presenza di una consecutiva, altrimenti siamo in presenza di una finale.