Le proposizioni dichiarative
Le proposizioni dichiarative (o esplicative) in greco esprimono un chiarimento che completa il significato della proposizione reggente.
Possono avere tre funzioni:
- soggettive (la dichiarativa funge da soggetto del verbo reggente)
- oggettive (la dichiarativa funge da complemento oggetto del verbo reggente)
- epesegetiche (la dichiarativa sviluppa meglio quanto anticipato dalla reggente)
Tutti e tre i tipi si costruiscono in questo modo:
Forma esplicita
ὡς / ὅτι seguiti dall’indicativo (se la reggente ha un tempo principale) o dall’ottativo (se la reggente ha un tempo storico)
SOGGETTIVA
σαφὲς ἦν ὅτι οἱ στρατιῶται ἐχθαίροιεν τὸν βασιλέα
Era evidente che i soldati odiavano il re
OGGETTIVA
οἱ δημαγωγοὶ λέξουσιν ὡς τὸν κλέπτην γιγνώσκω
I demagoghi diranno che conosco il ladro
EPESEGETICA
τοῦτο οἶδα, ὅτι Κῦρος ἀνδρεῖος ἐστιν
So questo, che Ciro è coraggioso
In pratica:
- nella soggettiva il fatto che i soldati odino il re è ciò che compie l’azione di essere evidente (quindi il soggetto).
- nell’oggettiva il fatto che io conosca il ladro è ciò che i demagoghi diranno (quindi il complemento oggetto).
- nell’epesegetica il fatto che Ciro sia coraggioso è ciò che spiega meglio quanto preannuncia la reggente (con τοῦτο).
Forma implicita
- Participio congiunto (solo soggettive e oggettive)
οἱ βάρβαροι ᾔσθοντο τοὺς ἐχθροὺς καταφυγόντας
I barbari si accorsero che i nemici erano scappati
οἴομαι τοὺς θεοὺς κατοικίζειν ἐν τῷ οὐρανῷ
Ritengo che gli dei vivano in cielo
Le dichiarative implicite all’infinito si chiamano infinitive e si costruiscono in questo modo:
Soggettive
- Verbo all’infinito e soggetto al nominativo
- Verbo all’infinito e soggetto all’accusativo
Oggettive / Epesegetiche
- Verbo all’infinito e soggetto all’accusativo
SOGGETTIVA (SOGGETTO AL NOMINATIVO)
λέγεται ἡ πόλις γίγνεσθαι πλούσια
Si dice che la città sia ricca
SOGGETTIVA (SOGGETTO ALL’ACCUSATIVO)
δεῖ τοὺς στρατιώτας ἀνδρείως μάχεσθαι
È necessario che i soldati combattano coraggiosamente
OGGETTIVA
ὁ κῆρυξ ἀγγέλλει τὸν στρατὸν εἶναι ἐν τῇ πόλει
L’araldo annuncia che l’esercito è in città
EPESEGETICA
τοῦτο ἀνεγχώρητον ἡγοῦμαι, δούλους χρήματα ἔχειν
Questo ritengo inammissibile, che i servi possiedano ricchezze
Attenzione
Le dichiarative (sia esplicite sia implicite) sono perlopiù introdotte da verbi che significano dire, pensare e accadere. Un modo facile per capire se ci troviamo di fronte a una soggettiva, a un’oggettiva o a un’epesegetica è guardare il verbo della frase reggente:
- se si tratta di un verbo impersonale (cioè privo di un soggetto vero e proprio, come ad esempio si dice, si tramanda, è evidente, è chiaro…), ci troviamo di fronte a una soggettiva.
- se si tratta di un verbo che ha già un soggetto, anche sottinteso, ci troviamo di fronte a un’oggettiva (come ad esempio l’araldo dice che, dicono che…).
- se si tratta di un verbo che regge un pronome dimostrativo e che ha bisogno di un’altra frase per essere chiarito meglio, ci troviamo di fronte a un’epesegetica (come ad esempio questo so, che).
La cosa importante da ricordarsi è che in italiano in tutti e tre i casi dobbiamo mettere che all’inizio della proposizione dichiarativa (si dice che, l’araldo dice che…).