Una regione nella morsa del gelo
Autore
Curzio Rufo
Libro
Il nuovo Latina Lectio
La versione inizia con:
Alexander cum mille equitibus peditumque…
La versione termina con:
…concretam perfringens, sibi iter fecit
Traduzione
Alessandro si diresse con mille cavalieri e un manipolo armato alla leggera di fanti verso la regione più interna della Persia intorno all’inizio stesso dell’autunno; pur essendo stato tormentato dalle molte piogge e dal tempo quasi insopportabile, continuò tuttavia a procedere verso il luogo in cui (letteralmente dove) si era diretto.
Si era giunti a una strada ricoperta da nevi perenni, che la violenza del freddo aveva indurito con il gelo, e la desolazione dei luoghi e i deserti inaccessibili spaventavano l’esercito affaticato, che credeva di vedere i confini delle cose umane.
Osservavano attoniti tutte le cose desolate e senza alcuna traccia della civiltà umana e invitavano a tornare indietro, prima che la luce e il cielo li abbandonassero.
Il re tralasciò di castigarli, nonostante si fossero spaventati, ed egli stesso saltò giù da cavallo e iniziò a marciare a piedi attraverso la neve e, rompendo con la dolabra1 il ghiaccio indurito, si fece strada.
1 La dolabra era una sorta di ascia.