Il ritrovamento della croce di Cristo
Autore
Sulpicio Severo
Libro
Il nuovo Latina Lectio
La versione inizia con:
Helena, mater Constantini imperatoris, quae…
La versione termina con:
…reperta est et digno honore consecrata
Traduzione
Elena, madre dell’imperatore Costantino, che regnava insieme al figlio, poiché desiderò visitare Gerusalemme e trovò lì molti idoli e templi, li distrusse ed eresse delle basiliche nel luogo della passione del Signore e della resurrezione e dell’ascensione.
Questa cosa soprattutto è straordinaria: quel luogo, su cui si erano posati (letteralmente erano stati) i piedi divini, quando Gesù fu portato in alto da una nuvola, non poté essere coperto con un lastricato, in modo che la terra custodisse le impronte divine che erano state impresse.
Per intercessione della stessa regina fu trovata allora la croce del Signore, che all’inizio, poiché i Giudei si opponevano, non aveva potuto essere consacrata e in seguito era rimasta a terra (letteralmente era giaciuta) per molti anni, coperta dai ruderi della città.
Elena dunque, informata innanzitutto sul luogo della passione, con un manipolo di soldati e una folla di fedeli scavò la terra e ripulì i luoghi contigui dalle rovine.
Successivamente furono ritrovate tre croci uguali.
In seguito a ciò, la difficoltà di riconoscere il patibolo a cui era stato appeso Cristo turbò gli animi di tutti.
Presero quindi la decisione di avvicinare alle tre croci un uomo morto da poco tempo.
Fu avvicinato inutilmente a due croci, ma, quando fu portato alla terza croce, uscì dal feretro e stette in piedi; così la croce che era stata il patibolo di Cristo fu ritrovata e fu consacrata con il degno onore.