Le sillabe in latino
Le sillabe in latino possono essere formate da una vocale, da un dittongo oppure da una vocale o un dittongo insieme a una o più consonanti:
a-mor
ae-tas
tan-go
poe-na
Per sapere quante sillabe ci sono in una parola basta quindi contare le vocali e i dittonghi presenti al suo interno. Ad esempio, la parola caelum contiene il dittongo ae e la vocale u, il che significa che ha due sillabe (e infatti si divide in cae e lum).
Se una sillaba termina con una vocale o un dittongo, viene detta sillaba aperta. Se una sillaba termina con una consonante, viene detta sillaba chiusa:
opus
rumpo
La quantità della sillaba
Il fatto che una sillaba sia aperta o chiusa permette di conoscere la quantità della sillaba.
Una sillaba aperta ha la stessa quantità della vocale che contiene, cioè è breve, se contiene una vocale breve (tŏga), mentre è lunga, se contiene una vocale lunga (nōmen) o un dittongo (gaudium).
Una sillaba chiusa è sempre lunga (ventus).
Come funziona la sillabazione?
La sillabazione (cioè la divisione in sillabe di una parola) segue le stesse regole dell’italiano, eccetto alcuni casi:
Nei gruppi s + consonante e g + n la s e la g fanno sillaba con la vocale precedente.
magnus | → | mag-nus |
posco | → | pos-co |
La i davanti a un’altra vocale non forma mai dittongo.
milia | → | mi-li-a |
Nelle parole composte ciascun componente viene isolato e sillabato individualmente.
perago | → | per-a-go |
Questo composto è formato da per e ago, che vengono separati e poi divisi in sillabe.