Simonide
Autore
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Libro
Il nuovo Latina Lectio
La versione inizia con:
Simonides Ceus non poëta solum suavis…
La versione termina con:
…perierunt ceteri qui tum navigaverunt
Traduzione
Si tramanda che Simonide di Ceo fu un poeta non solo piacevole, ma anche dotto e sapiente.
Poiché Gerone, tiranno dei Siracusani, domandò a costui che cosa o di che natura fosse il dio, chiese un giorno per pensarci.
Poiché Gerone il giorno dopo domandava la stessa cosa, chiese due giorni; poiché in seguito il saggio raddoppiava quotidianamente il numero di giorni, Gerone, meravigliandosi, domandò perché facesse così e non rispondesse.
“Poiché” disse “quanto più a lungo rifletto, tanto più oscura e difficile mi sembra la cosa”.
Egli stesso, dopo avere visto uno sconosciuto morto, disteso sulla spiaggia, e averlo umanamente seppellito, poiché aveva in mente di salire su una nave il giorno dopo, ebbe l’impressione di essere avvertito in sogno da quello che aveva seppellito (letteralmente ad egli stesso sembrò di essere ammonito…che aveva provvisto di sepoltura) di non fare ciò; se avesse navigato, sarebbe morto in un naufragio.
E dunque Simonide, così come gli era stato ordinato, non salì sulla nave; gli altri che in quell’occasione navigarono morirono.