Stratagemma di un luogotenente di Cesare
Autore
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Libro
Il nuovo Latina Lectio
La versione inizia con:
Hac confirmata opinione timoris, idoneum quendam…
La versione termina con:
…fere libenter homines id quod volunt credunt
Traduzione
Dopo che quest’idea di paura si fu consolidata1, sceglie un Gallo adatto e scaltro tra quelli che aveva con sé come truppe ausiliarie (letteralmente un uomo gallico…per supporto).
Lo persuade con grandi ricompense e promesse a passare ai nemici e (gli) illustra che cosa vuole che venga fatto.
Quando questo giunge da loro in veste di disertore, comunica la paura dei Romani, informa a causa di quali difficoltà Cesare stesso è schiacciato dai Veneti e (dice) che non è escluso che (letteralmente non è troppo lontano che) la notte seguente Sabino conduca l’esercito fuori dall’accampamento di nascosto e si rechi da Cesare per portare aiuto.
Quando viene udito ciò, tutti gridano che non bisogna perdere l’occasione di portare bene a compimento la faccenda (e che) occorre andare all’accampamento.
Molte cose inducevano i Galli a questa decisione: l’esitazione di Sabino dei giorni precedenti, la conferma del disertore, la penuria di vettovaglie, cosa a cui avevano provveduto (letteralmente era stato provveduto da questi) poco accuratamente, la speranza di una guerra veneta e il fatto che generalmente gli uomini credono volentieri ciò che vogliono.
1 Titurio Sabino, luogotenente di Cesare, fa credere ai nemici di essere in preda al panico e li spinge ad attaccarlo (sfrutterà poi la situazione a proprio vantaggio).