Terribile vendetta di Dioniso
Autore
Pseudo Apollodoro
Libro
γραφίς
La versione inizia con:
Λυκοῦργος δὲ παῖς Δρύαντος…
La versione termina con:
…ἵππων διαφθαρεὶς ἀπέθανε
Traduzione
Licurgo, figlio di Driante, mentre regnava sugli Edoni, che abitavano presso il fiume Strimone, dapprima lo1 cacciò, dopo essersi comportato arrogantemente.
Egli si rifugiò allora presso Teti, figlia di Nereo.
Ma le Baccanti e la schiera di satiri che lo seguiva furono fatti (letteralmente divennero) prigionieri.
Successivamente però le Baccanti furono liberate all’improvviso e Dioniso fece sorgere in Licurgo la follia.
Quello, impazzito, credendo di tagliare un ramo di ulivo, dopo che ebbe colpito il figlio Driante2 con una scure, lo uccise e, dopo che lo ebbe mutilato, tornò in sé.
Poiché la terra continuava a non dare frutti (letteralmente restava improduttiva), l’oracolo vaticinò che essa avrebbe dato di nuovo frutti, qualora Licurgo fosse stato messo a morte.
Gli Edoni, avendo sentito (ciò), dopo che lo ebbero portato sul monte Pangeo, lo legarono; e lì per volere di Dioniso morì, dopo essere stato fatto a pezzi dai cavalli.
1 È riferito a Dioniso.
2 Da non confondere con il Driante menzionato all’inizio, che era invece il padre di Licurgo (e dunque il nonno del Driante di questa frase).