Greco

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Tirteo (Gymnasion 1)

Traduzione della versione Tirteo del libro Gymnasion 1:

Durante la guerra contro i Messeni l’oracolo esorta gli Spartiati a prendere un comandante dagli Ateniesi; gli Ateniesi per dileggio mandano come comandante Tirteo, un uomo deforme e zoppo.

Nelle prime battaglie dunque gli Spartiati vengono pesantemente sconfitti dai Messeni; poi però i canti del poeta conducono i soldati alla vittoria.

Tirteo non combatte, ma esorta al coraggio i soldati con i canti di marcia e le esortazioni.

“Orsù, valenti figli di Sparta” canta il poeta “assalite con valore i nemici e non datevi a una fuga vergognosa, ma tenete duro in battaglia a costo della vita (letteralmente gettatevi contro i nemici con valore e non cominciate una fuga vergognosa, ma resistete in battaglia senza risparmiare la vita)”.

È bello infatti morire combattendo coraggiosamente in difesa della regione e delle spose e dei cari figli; è vergognoso, al contrario, vedere i parenti vivere la vita in schiavitù da prigionieri.