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Il topo di campagna e il topo di città

Traduzione della versione Il topo di campagna e il topo di città di Esopo del libro Gymnasion 1:

Un topo di campagna diventò amico di un topo di città e, per consolidare l’amicizia, accolse per primo in un campo il topo di città, gli diede ospitalità e preparò la tavola con cibi semplici.

Poco tempo dopo (letteralmente non molto in seguito), ricambiando l’ospitalità, quello di città accolse in città quello di campagna e lo ospitò nella casa di un uomo ricco.

Stavano già per servirsi dei cibi (letteralmente per toccare i cibi), quando all’improvviso dei servi entrarono con dei cani nella sala.

Allora quello di città, esperto dei luoghi, fuggì verso le solite1 tane, mentre invece quello di campagna corse di qua e di là miseramente lungo le pareti.

Quando i cani se ne andarono, mezzo morto per la paura, disse a quello di città: “Goditi, caro, la tua felicità: per me è certamente molto meglio (letteralmente molto migliore) la semplicità nei campi dei lussi della città”.

E subito tornò nei campi.

Va bene anche “abituali” (come indica il vocabolario del libro), ma la traduzione riportata sopra sta meglio.