Turbamento per un furto sacrilego
Autore
Livio
Libro
Il nuovo Latina Lectio
La versione inizia con:
Litterae in senatu recitatae sunt…
La versione termina con:
…condidit Publius Licinius Tegula
Traduzione
Furono lette in senato le lettere del pretore Quinto Minucio, che governava la provincia del Bruzzio; (le lettere dicevano che) a Locri era stato portato via il denaro dai tesori di Proserpina e non c’era alcuna traccia di chi avesse compiuto (letteralmente a chi risalisse) il misfatto.
Il senato sopportò di malanimo che non si desistesse dai sacrilegi.
Al console Gaio Aurelio fu assegnato il compito di scrivere al pretore nel Bruzio; (doveva scrivere che) il senato voleva che venisse svolto subito un processo sui tesori saccheggiati; (e inoltre doveva scrivere) di fare sacrifici espiatori, se fossero sembrati opportuni.
Alimentavano la preoccupazione di risolvere la violazione di questo tempio anche prodigi annunciati nello stesso periodo da numerosi luoghi.
Ai decemviri fu ordinato di consultare i libri dei presagi.
Il console Gaio Aurelio badò che venissero fatte le cose che i decemviri ordinavano secondo i libri.
Ordinarono poi che venisse cantato un carme da ventisette (letteralmente tre volte nove) vergini per la città e che fosse portato un dono a Giunone regina.
Compose il carme Publio Licinio Tegula.