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Un tratto dell’Arabia percorso da Ciro

Traduzione della versione Un tratto dell’Arabia percorso da Ciro di Senofonte del libro Gymnasion 1:

In questo luogo il territorio era completamente pianeggiante (letteralmente il territorio era una pianura tutta pianeggiante), come il mare, ma pieno di assenzio: non c’era però alcun albero.

C’erano animali d’ogni specie, moltissimi asini selvatici e molti struzzi: c’erano anche ottarde e gazzelle: talvolta i cavalieri inseguivano e catturavano questi animali (letteralmente catturavano questi animali inseguendoli).

Nessuno però era in grado (letteralmente era capace) di catturare lo struzzo: lo struzzo fugge infatti velocemente.

Era invece facile catturare le ottarde: volano infatti poco, come le pernici, e si stancano velocemente: le loro carni erano prelibatissime1.

Marciando attraverso questa regione giunsero2 al fiume Masca.

Lì c’era una città abbandonata3, grande, chiamata Corsote (letteralmente e a essa era il nome Corsote).

Va bene anche “piacevolissime” (come indica il vocabolario del libro), ma la traduzione riportata sopra sta meglio.

Ciro e i suoi soldati.

O anche “deserta” (entrambe le traduzioni sono corrette).