L’uomo e gli animali
Autore
Cicerone
Libro
Il nuovo Latina Lectio
La versione inizia con:
Generi animantium omni est a natura tributum…
La versione termina con:
…degendam praeparat res necessarias
Traduzione
La natura ha predisposto che tutti gli esseri viventi (letteralmente ad ogni specie degli esseri viventi è stato accordato dalla natura che) proteggano se stessi, la vita e il corpo, evitino le cose che sembrano nocive (letteralmente destinate a nuocere), cerchino e si procurino tutte le cose che sono necessarie per vivere, come il cibo, come i ripari, come le altre cose di questo stesso genere.
Allo stesso modo è comune a tutti gli esseri viventi l’istinto di accoppiamento per procreare e una certa cura delle (creature) che sono state date alla luce.
Ma tra l’uomo e la bestia c’è principalmente questa differenza, che quella si dedica soltanto a ciò che c’è e che è presente, poiché ha una scarsa percezione del passato e del futuro (letteralmente avvertendo molto poco il passato o il futuro); l’uomo invece, poiché è provvisto della ragione, attraverso la quale scorge gli effetti, vede le cause delle cose e non ignora i loro antefatti, confronta i casi simili, collega e connette alle cose presenti (quelle) future, vede facilmente tutto il corso della vita e prepara le cose necessarie per viverla.