Una vendetta di Afrodite (2)
Autore
Achille Tazio
Libro
γραφίς
La versione inizia con:
Παραστησαμένη δὲ τὸν υἱὸν τὸν τοξότην…
La versione termina con:
…καὶ ἐνταῦθα τὸν ὅρκον ψεύδονται
Traduzione
Dopo essersi avvicinata al figlio arciere, Afrodite (gli) disse: “Figlio, vedi questa coppia che ignora l’amore e (che è) nemica nostra e dei nostri misteri?
La vergine ancora più sfrontatamente ha giurato contro di me.
Vedi che corrono dietro a una cerva.
Comincia anche tu la caccia (iniziando) per prima da questa ragazza temeraria; senza dubbio la tua freccia è più abile a colpire il bersaglio (della sua)”.
Entrambi tesero gli archi, una verso la cerva, Eros verso la vergine; ed entrambi andarono a segno, e la cacciatrice al termine della caccia era stata cacciata.
E la cerva aveva la freccia (conficcata) nella schiena, mentre la vergine nel cuore; la freccia (equivaleva ad) amare Eutinico.
Scoccò anche un secondo dardo verso costui.
Ed Eutinico e Rodopi si videro l’un l’altra.
E inizialmente entrambi tennero gli occhi fissi, poiché nessuno dei due voleva distoglierli dall’altro; ma poco per volta a entrambi si infiammarono le ferite ed Eros li spinse in questo antro, dove ora c’è la fonte, e lì infransero il giuramento.