Un venditore disonesto
Autore
Valerio Massimo
Libro
Il nuovo Latina Lectio
La versione inizia con:
Bonae fidei venditorem meminisse oportet…
La versione termina con:
…incommodorum cognitionem obscurare
Traduzione
È opportuno che il venditore si ricordi della buona fede.
Non deve né nascondere i difetti né esaltare oltre misura i pregi della cosa che ha intenzione di vendere.
Claudio Centumalo aveva ricevuto ordine dagli auguri1 di abbassare l’altezza della propria casa, che aveva sul colle Celio, poiché ostacolava quelli che prendevano l’augurio dalla rocca.
Quello la vendette a Calpurnio Lanario e non rivelò ciò che era stato ordinato dal collegio degli auguri.
Calpurnio, costretto dagli auguri a demolire la casa, prese come arbitro della controversia Marco Porcio Catone, uomo di grande saggezza, padre del celebre Catone.
Catone, quando fu informato che Claudio aveva taciuto di proposito gli ordini dei sacerdoti, lo condannò subito a pagare il doppio.
O sentenza piena di saggezza!
È opportuno infatti che i venditori siano di buona fede e che non accrescano la speranza dei vantaggi oppure nascondano la conoscenza degli svantaggi.
1 Gli àuguri (àugure al singolare) erano sacerdoti che predicevano il futuro osservando il volo degli uccelli.